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QUALCOSA DA SAPERE

Cos’è una comunità energetica?

Una aggregazione tra cittadini, commercianti, artigiani, pubbliche amministrazioni territoriali, piccole e medie imprese che decidono di unire le forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

Chi può far parte di una CER?

Possono parteciparvi famiglie, aziende, enti pubblici, enti territoriali, associazioni, purché gli impianti siano serviti della stessa cabina primaria di distribuzione (alta tensione) e ogni impianto non superi la potenza di 1Mwp (megawatt). Sono escluse dal partecipare alle CER le grandi aziende e le imprese con codice ATECO per la produzione e il commercio dell’energia.

Quali sono gli obiettivi di una CER?

Gli obiettivi principali previsti dalla normativa vigente – il D.lgs. 199/2021 – sono:

• aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili;

• ridurre l’inquinamento e la dipendenza dall’estero;

• contrastare la povertà energetica consentendo a tutte le famiglie l’accesso all’energia.

Quali sono i vantaggi per l’ambiente?

L’agenda 2030 delle Nazioni Unite stabilisce che ogni territorio deve divenire sempre più autonomo nella produzione dell’energia che soddisfi i propri consumi, tramite l’aumento delle produzioni da fonti rinnovabili: eolico, geotermico, fotovoltaico e idrico sono le modalità suggerite. Ciò deve avvenire allo scopo di ridurre l’inquinamento, l’aumento delle temperature, oltre che per sviluppare una maggiore responsabilità nei consumi energetici delle persone e delle comunità.

Ci sono incentivi a favore delle CER e dei loro soci?

Il GSE riconosce alla CER tre vantaggi economici:

• una tariffa incentivante per l’energia scambiata e consumata istantaneamente dai soci

• una tariffa per l’energia immessa in rete

• una riduzione degli oneri di sistema

Gli importi possono essere modificati dalle direttive GSE ed ARERA.

Gli incentivi sono riconosciuti direttamente alla CER che provvede poi alla loro distribuzione tra i propri soci.

Il presidente della CER la rappresenta presso il GSE.

Quali sono i vantaggi per le famiglie?

Le famiglie posso far parte della CER sia come “prosumer” (produttori e consumatori) che come semplici consumatori. I vantaggi sono la riduzione dei costi dell’energia consumata ed un ristoro per l’energia prodotta non consumata ma consumata istantaneamente dagli altri soci.

Quali sono i vantaggi per le aziende?

Le aziende possono beneficiare della riduzione dei costi dell’energia prodotta dalla CER e contribuire all’autoconsumo della CER, dal momento che solitamente usano l’energia nel momento in cui viene prodotta, tanto più se gli impianti sono fotovoltaici. Le imprese che realizzano impianti beneficiano degli incentivi che riducono i tempi di ammortamento degli investimenti. Le aziende sono necessarie in una CER per garantire il giusto equilibrio tra produzione e consumo.

Come si costituisce una CER?

La CER può essere costituita con qualsiasi forma giuridica ma quella più usata è l’associazione non riconosciuta. In tal caso la CER è priva di personalità giuridica, ha un suo codice fiscale, consente l’accesso e il recesso ai soci in forma semplice e senza pesanti formalità. La CER nasce con un atto costitutivo e uno statuto. Ha propri organi gestori e può dotarsi di un regolamento interno. La costituzione può avvenire con una scrittura privata eventualmente autenticata davanti al segretario comunale o davanti ad un notaio. Successivamente viene registrato l’atto costitutivo e lo statuto e richiesto il codice fiscale all’Agenzia delle Entrate.

Come si gestisce una CER?

La CER costituita come associazione non riconosciuta si gestisce come una “comunione”, o più banalmente come se fosse un condominio. Non esercita attività economica, se non in modo eventuale e marginale. La CER rappresenta presso il GSE i propri soci, a cui distribuisce, secondo un proprio regolamento, gli incentivi ricevuti. Assemblea, consiglio Direttivo, Presidente e Tesoriere sono i suoi organi tipici